martedì 7 dicembre 2010

Problema squali a Sharm e chiusura delle spiagge

Il reiterarsi degli attacchi all'uomo nelle acque antistanti Sharm El Sheikh hanno imposto alle autorità egiziane l'adozione del provvedimento di chiusura delle spiagge. E' pronosticabile che la Farnesina provvederà a segnalare questo problema a breve, ma certo non a dichiarare la destinazione a rischio. Pertanto - e purtroppo - per i clienti in partenza ci troviamo di fronte ad una situazione molto particolare in base alla quale possiamo considerare mutato un elemento contrattuale sostanziale e cioè la fruibilità delle spiagge ed il godimento di queste ultime e delle acque attraverso le immersioni che non sono quindi più possibili.

Il provvedimento fa quindi venire meno un elemento sostanziale della motivazione a raggiungere la destinazione e pertanto si rende opportuno mediare tra tour operator e clientela dal momento che stiamo in ogni caso partendo da un fabbisogno di vacanza che già si è espresso in un contratto. Procediamo quindi con il proporre un differimento di destinazione per le partenze più immediate proponendo altre destinazioni del Mar Rosso o del Mediterraneo Egiziano.

Altra possibilità è il differimento nel tempo e quella del differimento nel tempo e nello spazio, il bonus e, in ultima analisi, per quel citato discorso di "bisogno di vacanza", la restituzione della cifra versata senza penali. Il pubblico italiano è senz'altro interessato alle immersioni ma ha spesso oggettive resistenze a entrare nelle acque di Sharm in questo periodo in ragione della loro temperatura bassa. In tal senso è possibile che un numero consistente di clienti vorrà partire lo stesso (al momento ci risultano infatti pochissimi consumatori che chiedono soluzioni alternative alla partenza)

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